Al bordo occidentale di Paggese una casa torre sembra proteggere il paese dalle insidie provenienti dall’antica strada del Castello di Luco. Era questa, anticamente, la direttrice della Consolare Salaria che, inerpicatasi da Santa Maria (antico insediamento termale) attraversava Paggese, costeggiava il poggio di travertino ove fu costruito poi il Castello e scendeva nella valle fino alle contrade Madonnella e la Marzola.
Il toponimo “Lu pertò” con cui i Paggesani chiamano l’incasato potrebbe avere due spiegazioni.
La prima, più elementare, deriva dal fatto che l’unico passo viario (un arco stupendo di pietra), per accedere al comune cortile ove si affacciano diverse case, veniva chiuso, di sera da un pesante portone.
Il complesso dunque diventava un luogo sicuro contro briganti e malintenzionati.
La seconda ipotesi, più fantastica e più intrigante potrebbe far pensare ad una “porta” del paese e quindi ad una se pur primordiale opera militare di difesa.