Attraversato il passetto della CASA TORRE ci si trova in un cortile interno sul quale aggettano alcuni balconi con mensole in pietra.
Di fronte casa ROMANI-MARTELLI ove si possono ammirare diversi portali in pietra. Il primo reca inciso la la data in caratteri romani DCCCCCLI (1.051) evidentemente errata: L’ignoto scalpellino voleva sicuramente scrivere MCCCCCLI ossia l’anno del Signore 1551, infatti lo stile del portale e delle case si riferisce al tardo medioevo o al rinascimento; nei piccoli paesi i movimenti artistici arrivavano con svariati anni di ritardo.
Ma un altro sicuro indizio è dato dal verso scolpito immediatamente sopra la data:
NON VAL VENTURA A CHI NON SE AFATICA.
Il verso è tratto dal poema “L’Acerba” (libro II, cap. I “Della Fortuna, v.749), opera di Francesco Stabili detto Cecco d’Ascoli, poeta, medico ed astronomo nato nel 1269 e morto nel 1327 sul rogo, accusato di “errori contro la fede”.